A Napoli la zuppa inglese si fa rigorosamente col pan di spagna bagnato con l'alchermes, la crema pasticcera e le amarene sciroppate, il tutto sovrastato da una squisitissima meringa all'italiana croccante fuori e morbidissima dentro.
Nonostante le calorie degli ingredienti questo dolce si presenta al palato particolarmente delicato e fresco, a me dà l'impressione di assaggiare la primavera quando mi gusto forchettata dopo forchettata una bella fetta di zuppa inglese alla napoletana.
Nelle pasticcerie partenopee la trovate in formato torta, con un tripudio di meringa, o in formato pasticceria mignon con la cosiddetta "zuppetta", senza meringa e spolverizzata di zucchero a velo!
In entrambi in casi si tratta di una goduria indescrivibile!
Questo è un dolce al quale sono particolarmente affezionata, perchè grazie alla sua infinita bontà ho conquistato mio marito!
Dovete sapere che quando ho conosciuto mio marito, circa 9 anni fa ad una festa di amici comuni, tra noi sono nate subito le scintille, sì, ma di antipatia reciproca e profonda!!!
Proprio non ci sopportavamo, eravamo distanti anni luce: lui era il classico tipetto ganzo della comitiva, il trascinatore, il simpaticone, quello che "parea" (trad. lett. scherza) con tutti, anche in modo molto confidenziale e la sua prerogativa era quella di "prendere in giro" bonariamente le ragazze. E secondo voi, tra tutte le ragazze della comitiva chi aveva preso di mira??? Ovvio, la sottoscritta!!! Io, invece, ero un tipetto molto riservato e un po' sulle sue (mio marito dice "con la puzza sotto al naso", ma non è verooooooo), mi davano fastidio le "caciarate" e il suo modo di scherzare nei miei confronti mi faceva salire letteralmente il sangue al cervello!!!
Non vi elenco tutte le volte che ci siamo "presi" di brutto, le occhiatacce che ci siamo rivolti e i dispetti reciproci (concedetecelo, eravamo giovani!). Credo davvero che ci siamo "odiati" profondamente per un periodo della nostra vita!
Beh, per non portarvela troppo a lungo vi dico che eravamo (e ancora lo siamo) due tipi molto competitivi, ci siamo sfidati su ogni cosa (e ancora lo facciamo) e una sera abbiamo deciso di giocarci un pegno al boowling. Ovviamente la partita la perse lui e dovette pagare pegno!
Io da diabolica e pestifera quale sono decisi di fargli mangiare una delle cose che lui più odiava al mondo: le amarene sciroppate!!! E fu così che preparai la mia prima zuppa inglese alla napoletana!
Lui da galantuomo (seppur antipaticissimo) mi porto' a cena in un ristorante ed io portai la mia zuppa inglese formato x2. Ero lì che aspettavo con diabolico fervore il momento dell'assaggio forzato (ne avrebbe dovuto mangiare almeno 1 fetta intera) e quando quel momento tanto atteso arrivò io cominciai a guardarlo con ghigno malefico e una lucina vittoriosa negli occhi: assaggiò la prima forchettata con aria preoccupata, poi la seconda con interesse e stupore, finchè si scofanò ben 2 fette intere!!! E dopo la seconda fetta mi guardò con espressione seria e mi disse testuali parole "se sei riuscita non solo a farmi mangiare le amarene, ma persino a farmele gustare vuol dire una sola cosa: tu sei la donna che sposerò!".
Devo ammettere che riuscì a spiazzarmi, nonostante io sia un tipo che si smuove difficilmente.
Non mi sarei mai aspettata di ricevere una proposta di matrimonio prima del primo bacio!!!Arrossii tutta d'un colpo e mi ritrovai senza le mie solite parole pungenti.
Da lì in poi sotterrammo le asce da guerra (anche se ogni tanto le ricacciamo fuori) e dopo circa 6 anni ci siamo sposati davvero! E tutto grazie ad una zuppa inglese!
Ed ecco la ricetta della famosa zuppa inglese rubacuori ;-)
ZUPPA INGLESE NAPOLETANA
La ricetta sembra piuttosto lunga, ma vi assicuro che ci ho messo più tempo a scriverla che a farla, quindi non vi spaventate e provatela perchè è una vera delizia!
Ingredienti (per una torta di 26 cm):
Per il pds:
- 5 uova
- 175 g di zucchero
- 175 g di farina 00
- 25 g di fecola di patate
- semi di 1/2 stecca vaniglia bourbon (in alternativa 1 bustina di vanillina)
Per la crema pasticcera napoletana (è una crema lucida e più delicata):
- 500 ml di latte
- 2 uova intere e 2 tuorli
- 150 g di zucchero
- 40 g di farina 00 + 40 g di amido di mais
- stecca di vaniglia (in alternativa 1 bustina di vanillina)
- scorza di un limone bio
Per la meringa italiana:
- 125 g di albumi
- 250 g di zucchero semolato
- 50 ml di acqua
- 2-3 gocce di succo di limone
Per la bagna:
- 250 ml di acqua
- 80 g di zucchero
- 1 bicchierino di alchermes
- un pò dello sciroppo delle amarene
- Amarene Fabbri per farcire e guarnire
Procedimento:
Per il pds:
Preparate il pds montando le uova con lo zucchero e la vaniglia finchè diventano chiare e ben spumose (dovranno scrivere).
*Un trucco per montare le uova velocemente è quello di scaldarle a fuoco basso in un pentolino con lo zucchero per circa 1 minuto, mescolando di continuo con una frusta a mano. Appena saranno tiepide e lo zucchero sarà completamente sciolto versatele nel contenitore dove andrete a montarle e procedete come di consuetudine. Il calore che avranno assimilato e lo zucchero completamente sciolto permetteranno alle uova di montare più in fretta e meglio (io con questo trucco risparmio almeno 15 minuti).
Procedete setacciando la farina e la fecola sul composto di uova e amalgamatele con una spatola o cucchiaio di legno dall'alto verso il basso, incorporando aria.
Imburrate uno stampo da 26 cm, versateci il composto e infornate a 180° per circa 25° (fate sempre la prova stecchino).
Per la crema pasticcera napoletana:
In un pentolino scaldate il latte con la buccia del limone (solo la parte gialla) e la stecca di vaniglia, senza farlo bollire.
Nel frattempo lavorate le uova (2 intere e 2 tuorli) con lo zucchero fino a farle diventare chiare (ma non devono montare), setacciate la farina e l'amido sul composto di uova e amalgamatele delicatamente.
Eliminate dal latte la stecca di vaniglia e la scorza di limone e versateci il composto di uova, riportate il pentolino su fuoco basso e fate addensare mescolando di continuo.
Per la bagna:
Portate ad ebollizione l'acqua con lo zucchero, quindi toglietela dal fuoco e aggungete l'alchermes e lo sciroppo delle amarene secondo il vostro gusto.
Assemblaggio della torta:
Montate la torta su un vassoio che potrà andare in forno, dato che la meringa dovrà dorarsi per circa 10-15 minuti (io ho usato un cartonato plastificato).
Il pan di spagna dovrebbe esservi venuto abbastanza alto, quindi tagliatelo in 3 dischi uguali.
Procedete così: posizionate il primo disco di pds, irroratelo con la bagna, farcitelo con metà della crema pasticcera e guarnite con le amarene tagliate a metà, se volete potete aggiungere un po' dello sciroppo delle amarene con un cucchiaio.
Procedete col secondo disco di pds, bagnatelo, farcitelo di crema e amarene tagliate a metà e richiudete col terzo disco di pds, bagnando anche quest'ultimo.
Ora prepariamo la meringa:
Mettete in un pentolino lo zucchero con l'acqua e fate cuocere a fuoco basso, controllate la temperatura con un termometro per sciroppi e appena avrà raggiunto la temperatura di 118° cominciate a montare gli albumi con 2-3 gocce di limone a media velocità (lo sciroppo di zucchero arriva in poco tempo alla temperatura di 117-118°, mentre da questa temperatura ai 121° richiesti dalla meringa ci mette molto più tempo, è bene perciò regolarsi cominciando a montare gli albumi solo una volta raggiunti i 118°).
Una volta raggiunti i 121° aumentate la velocità delle fruste al massimo e versate lo sciroppo di zucchero a filo sugli albumi e continuate a montare finchè la meringa sarà raffreddata (sarà pronta quando toccandola con un dito sarà della stessa temperatura delle nostre mani).
Trasferite la meringa in una sac a poche (c'è chi usa il beccuccio liscio e chi a stella) e ricoprite la torta con ciuffi a spuntoni sia sopra che ai bordi.
Ecco la meringa prima di essere infornata:
Infornate per circa 10-15 minuti (il tempo dipende dai forni, l'importante è che la meringa non si scurisca troppo) a 100 ° (non oltre).
La meringa sarà pronta quando "bussando" con le dita farà rumore!
Fuori sarà croccante e dentro morbidissima!
Guarnite con le amarene fatte scolare per bene e mettetela in frigo almeno un paio d'ore prima di servirla (mangiarla il giorno dopo sarebbe l'ideale).